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Museo Archeologico Nazionale Antiquarium Turritano e Area Archeologica - Porto Torres

Tazzina biansata pareti sottili

Tazzina biansata pareti sottili

Tra le produzioni di età romana, le ceramiche a pareti sottili costituiscono un importante indicatore cronologico e produttivo, fondamentale per la ricostruzione delle direttrici commerciali e delle fasi di frequentazione dei siti archeologici urbani come quello di Turris Libisonis. Originaria dall’area centro-settentrionale della penisola italica, ma poi diffusa in altre zone dell’Impero, la ceramica a pareti sottili è caratterizzata da pareti lisce o decorate ed esportata in tutto il bacino del Mediterraneo come merce di accompagnamento di derrate e di altre classi ceramiche come le anfore. La diffusione nei mercati del Mediterraneo occidentale di questi vasi da mensa, diffusi dalla tarda età repubblicana alla media età imperiale, potrebbe essere il riflesso dell’introduzione di nuovi bisogni alimentari e di consumo. Questa delicata tazzina, decorata “a rotella” da una serie di incisioni ottenute con un strumento utilizzato dal vasaio, proviene dalla tomba numero 94 dello scavo dell’ex pretura di Porto Torres, nell’area della necropoli meridionale. All’interno della sepoltura, l’esemplare era accompagnato da alcuni chiodi in bronzo e da altri manufatti fittili come una lucerna decorata con la figura di un leone, una brocca in ceramica comune e un’altra piccola brocchetta, anch’essa appartenente alla classe delle ceramiche a pareti sottili.