Stele punica
Questo reperto in arenaria fa parte della Collezione Comunale ed è conservato al Museo Nazionale Antiquarium Turritano. Si tratta di una stele punica, inquadrabile tra il V e il III secolo a.C., periodo in cui la Sardegna costituiva una parte importante dei territori posti sotto il controllo di Cartagine. Si tratta di una tipologia di reperti caratterizzata da una lavorazione scolpita, con la rappresentazione di figure connesse con il culto e la religione, in particolare in relazione ai santuari tofet. Questo luogo di culto era storicamente associato al sacrificio dei fanciulli a Cartagine, eseguito in onore di Baal Hammon, assimilato al dio greco Cronos, e derivazione di un rituale cruento che, secondo alcuni scrittori antichi e studiosi moderni, veniva perpetrato in Fenicia e nell’antica Israele. Tuttavia, ormai è convenzionalmente accettata l’identificazione del tofet con un’area sacra connessa con il seppellimento dei bambini nati morti o deceduti prematuramente. La nostra stele punica, parzialmente mutila, presenta una figura umana stilizzata inserita all’interno di una cornice scolpita in maniera abbastanza sommaria. Le immagini sono interpretabili come rappresentazioni simboliche della divinità o figure sacerdotali connesse con il culto, così come le raffigurazioni di animali, probabile riferimento alle vittime dei sacrifici.