Statuetta bue bronzo
Tra i numerosi esemplari della bronzistica figurata rinvenuti in Sardegna, le figure di animali ci restituiscono uno spaccato dell’ambiente naturale che doveva caratterizzare il paesaggio isolano nell’antichità. Questo bel reperto, proveniente dall’Isola dell’Asinara e conservato al Museo Archeologico Nazionale Antiquarium Turritano, rappresenta un’importante testimonianza della frequentazione umana nell’area antistante Turris Libisonis nei secoli finali dell’età del Bronzo e nell’età del Ferro. La nostra statuetta (X-VII secolo a.C.) rappresenta un toro o un bue con corpo allungato, corte zampe, grossa coda pendente, occhi globulari resi a rilievo, orecchie e corna. Queste ultime, come spesso accade negli esemplari simili rinvenuti in tantissimi contesti archeologici della Sardegna, appaiono sovradimensionate, secondo uno schema comune anche ad altre aree del Mediterraneo. La realizzazione e distribuzione di queste affascinanti riproduzioni, a volte parti decorative di oggetti più grandi e articolati, si inserisce all’interno di rapporti culturali legati al mondo agropastorale, spesso in connessione con aree di culto legate al culto delle acque. In questi santuari, infatti, alle cerimonie religiose si affiancavano riunioni a carattere politico ed economico di diversi gruppi umani presenti in ampi territori che, periodicamente, si radunavano in occasione di feste per celebrare e rinforzare alleanze, attraverso la benedizione delle divinità che tutelavano questi santuari comunitari.