Statua sileno
Questo frammento di statua in marmo dell’inizio del II secolo d.C., rinvenuto durante gli scavi presso la stazione centrale di Porto Torres, rappresenta un sileno, un essere mitologico con caratteri umani, ma con attributi animali come gli zoccoli e la coda di cavallo, oltre ai tratti somatici che ne evidenziano l’appartenenza al mondo della natura. Queste figure sono associate ai cortei di Dioniso/Bacco, dio per eccellenza dell’ebrezza e della sfrenatezza, derivata soprattutto dall’uso smodato del vino. Realizzato con le tecniche della scalpellatura e del trapano, il sileno è rappresentato con un otre pieno sulla spalla sinistra. La testa è cinta da una decorazione ad altorilievo, un ramo d’edera che ne sottolinea l’appartenenza a un ambiente selvatico.
La capigliatura copre la nuca per poi scendere sul collo, barba e baffi sono realizzati a ciocche lunghe e ben definite, mentre i tratti del volto sono resi con forte incisività: la fronte è alta e corrugata, la bocca leggermente socchiusa, gli occhi globosi e il naso è corto e schiacciato. Tutti elementi che concorrono a definire la natura in parte animale del personaggio. L’alta qualità della realizzazione, come molte altre opere di età romana provenienti da Turris Libisonis, è data dall’osservazione dei dettagli anatomici del busto, resi in maniera plastica e definita.