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Museo Archeologico Nazionale Antiquarium Turritano e Area Archeologica - Porto Torres

Sarcofago di Aurelia Concordia

Sarcofago di Aurelia Concordia

In una società articolata e complessa come quella romana, dove i contorni di gruppi umani e classi sociali erano ben delineati e regolamentati, l’autorappresentazione costituiva un elemento centrale, in particolare per i personaggi di rango più alto, ma anche per tutti quei cittadini che, attraverso la loro professione o carriera politica, si facevano largo nella collettività. Tra gli ambiti nei quali è possibile percepire con maggiore forza l’importanza di questi aspetti, c’è sicuramente quello funerario. Naturalmente, la morte era anche per i cittadini romani un momento di lutto e dolore, ma costituiva anche l’occasione per perpetrare la memoria del defunto attraverso l’ostentazione del suo status sociale e del retaggio della famiglia alla quale apparteneva. I sarcofagi in marmo di età romana rappresentano un perfetto esempio di questi aspetti e quello di Aurelia Concordia ne è una prova: di probabile produzione ostiense, il reperto è stato rinvenuto in Piazza dei Martiri a Porto Torres, all’interno di un vano rettangolare con pareti dipinte e pavimento mosaicato. Il sarcofago era privo del coperchio e il suo interno era riempito di pietrame e terra, mentre non sono stati ritrovati i resti della defunta. Quest’ultima è rappresentata all’interno dello spazio circolare (clipeus) posto al centro della facciata principale decorata da scanalature verticali, al di sopra di una scena di vita pastorale, mentre sui bordi laterali sono rappresentati busti maschili.