Pedine in osso

Le fonti antiche ci parlano spesso della passione che molti uomini e donne nutrivano per i giochi che, esattamente come accade nel mondo contemporaneo, rischiavano di diventare una vera e propria ossessione e fonte di litigi ed eventi dall’esito tragico. Tra i luoghi deputati allo svolgimento di queste attività, i grandi edifici per lo svago e la socialità come le taverne e le terme avevano sicuramente un ruolo primario. E proprio dall’area delle Terme Centrali della Colonia Iulia Turris Libisonis provengono queste pedine in osso, caratterizzate da una decorazione a cerchi concentrici e che ricordano da vicino le protagoniste del nostro gioco della Dama. Praticati sin dall’infanzia, come testimoniato dalle immagini sui vasi figurati provenienti dal mondo greco, i giochi rappresentavano un momento fondamentale della crescita dei giovani, ma anche un elemento di forte coesione sociale per gli adulti. L’importanza che il gioco rivestiva in questo senso è dato anche dalla presenza di elementi ludici rinvenuti all’interno delle sepolture: il corredo che accompagnava il morto, com’è noto, era costituito da manufatti e oggetti cari al defunto e che dovevano accompagnare quest’ultimo nella vita ultraterrena, chiaramente proiezione alternativa ma speculare di quella vissuta.