Lucerna con Giove
Identificato con lo Zeus del mondo greco, Giove assume a Roma e nelle province caratteri simili a quelli del dio greco, ma legati a momenti della storia dell’Urbe e al suo ruolo di divinità protettrice delle mura, delle porte e di ciò che è all’interno. Questa lucerna frammentaria, collocabile tra il I e il II secolo d.C., proviene proprio dagli scavi delle mura occidentali di Turris Libisonis: è caratterizzata da una piccola presa con foro passante, da un piccolo beccuccio e da una decorazione sul disco centrale con il busto di Giove, qui vestito di tunica e con folte capigliatura e barba. Il dio è qui rappresentato nella sua immagine canonica, che spesso si ritrova in statue e rilievi della cosiddetta Triade Capitolina, il gruppo divino più importante della religione romana, formato dal padre degli dèi in compagnia di Giunone e Minerva. Le figure restituiteci dalle lucerne, strumento di illuminazione per eccellenza del mondo antico, replicano spesso in piccolo formato immagini della grande statuaria e dei rilievi posti su monumenti pubblici e edifici religiosi, ricordandoci l’importanza che la religione rivestiva in tutte le attività quotidiane.