Lucerna con Dioniso
Dio ambiguo e “estraneo” già per il mondo greco perché proveniente dal misterioso oriente, Dioniso è una figura la cui natura multiforme è ben rappresentata dalla bevanda attraverso la quale egli esercita il potere sugli uomini, il vino. È quest’ultimo a ricoprire diversi ruoli nella vita quotidiana degli uomini, donando desiderio o oblio a seconda dei casi, ma rivestendo anche un ruolo importante nelle cerimonie religiose più disparate, come nelle feste Antesterie ad Atene, perfettamente tollerate dall’ordinamento della città, o i Baccanali a Roma, che suscitarono grande scandalo nella Roma repubblicana, tanto da venire proibite da un provvedimento emesso dal Senato. Nelle diverse rappresentazioni restituiteci da statue, rilievi, mosaici e pitture provenienti da tutto il Mediterraneo, Dioniso viene rappresentato sia come un uomo adulto con barba e tratti austeri, sia come un bellissimo giovane. È questo il caso della lucerna di età imperiale proveniente dal pozzo 2 delle Terme Centrali di Turris Libisonis, con il dio a torso nudo, la parte inferiore del corpo coperta da una lunga veste e una corona di allora tenuta nella mano destra, mentre sullo sfondo sono ben riconoscibili un grappolo d’uva e una foglia di vite. Dioniso/Bacco e il suo corteo di creature inebriate dal vino trovano numerose attestazioni nella Sardegna di età romana, come dimostrato dai numerosi reperti conservati all’Antiquarium Turritano, tra i quali si segnalano la bella testa di Satiro e il torso di Sileno, entrambi realizzati in marmo.