Coppa sigillata sud-gallica
A partire dal I secolo d.C., le officine della Gallia meridionale cominciano ad avere un ruolo centrale nella produzione di ceramiche fini da mensa decorate a rilievo, con prodotti di elevata qualità. Il centro più importante è quello di La Graufesenque, nei pressi dell’attuale cittadina di Milau (Francia), i cui prodotti ebbero un’ampia diffusione che interessò sostanzialmente tutto il Mediterraneo occidentale. Questo bel frammento proveniente dal contesto delle Mura occidentali di Turris Libisonis rappresenta un perfetto esempio della qualità delle ceramiche e delle decorazioni realizzate a rilievo sulle superfici. Segnata da una doppia cornice a ovoli e foglie d’alloro, la coppa presenta un fregio centrale con una serie di immagini inserite in spazi rettangolari. Si tratta di scene relative al culto, con la rappresentazione della dea Vittoria alata, un atleta e immagini riconducibili alle imprese mitiche di Ercole, qui riconoscibile per la presenza della clava. Il culto dell’eroe era diffuso in tutto il Mediterraneo e la sua attestazione su oggetti della quotidianità riflette un tipo di religiosità che si manifestava soprattutto all’interno delle case private, anche se è nota la presenza di grandi santuari dedicati a Ercole, come quello di Tivoli.