Ancore e anfore (gruppo piano terra)
La vita di un centro come la Colonia Iulia Turris Libisonis ruota essenzialmente attorno al porto e alle sue attività, con navi cariche di merci, manufatti e genti che arrivano e partono quotidianamente. Per questo motivo, molti dei rinvenimenti custoditi nei locali del Museo Nazionale Antiquarium Turritano sono legati al mare, vera fonte di sostentamento e ricchezza per gli abitanti della città. A farla da padroni sono i resti dei carichi e dell’equipaggiamento delle imbarcazioni che, solcando il pericoloso tratto di mare soggetto ai venti settentrionali, trovavano un terribile destino, affondando insieme all’equipaggio e a ciò che veniva custodito nelle stive. Pur nella tragicità di questi eventi, il valore di informazioni dato dall’archeologia subacquea è inestimabile: si pensi alle ancore in piombo, a volte corredate da iscrizioni che potevano far riferimento al nome della nave o a una divinità invocata invano per la salvezza dai pericoli del mare; o le numerose anfore, che grazie a studi specifici ci consentono di ricostruire rotte commerciali e centri di produzione, con contenuti che potevano variare da liquidi come olio e vino a prodotti lavorati o semilavorati, come le salse di pesce.