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Museo Archeologico Nazionale Antiquarium Turritano e Area Archeologica - Porto Torres

Ampolle in vetro

Ampolle in vetro

Tra le aree destinate alla sepoltura dei cittadini della Colonia Iulia Turris Libisonis, la necropoli meridionale ha restituito una grande varietà di reperti, con i corredi che accompagnavano i defunti caratterizzati da oggetti di grande pregio. Ne sono un esempio queste due ampolle in vetro, rinvenute nella tomba 72 del settore individuato dagli archeologi nella via Cavour di Porto Torres. I manufatti posti all’interno della tomba sono oggetti che dovevano accompagnare il morto nel suo ultimo viaggio, un atto di affetto e pietà dei parenti nei confronti del caro estinto. Piccoli vasi in vetro, come questi reperti conservati all’Antiquarium Turritano, si ritrovano spesso nel corredo delle sepolture, in particolare per il valore estetico di un materiale relativamente economico, ma di sicuro impatto visivo. Il vetro, infatti, compare presso le prime civiltà del Vicino Oriente antico, per poi diffondersi in tutto il Mediterraneo, replicando spesso manufatti realizzati in materiali più preziosi e la cui tecnica di realizzazione prevedeva una perizia e costi maggiori. Solo in seguito all’affermazione della soffiatura a canna libera, introdotta intorno al I secolo a.C., i vetrai del mondo romano cominciano a realizzare manufatti non derivati da altri repertori, con la creazione di forme originali e raffinate.