La tribù "Collina" e le cariche pubbliche

I cittadini di “Turris Libisonis” erano iscritti alla tribù “Collina”: una delle circoscrizioni elettorali urbane di Roma, della quale, secondo Cicerone, autore vissuto nel I secolo a.C., facevano parte i cittadini di più bassa condizione sociale. Le tribù erano una suddivisione della cittadinanza romana su base territoriale, distinte in “tribù urbane” per la città di Roma e “tribù rustiche” per il territorio.

La colonia era ripartita, per quanto riguarda il sistema elettorale, in ben 23 curie, sezioni di voto per l’elezione dei magistrati cittadini che operavano sotto il diretto controllo di Roma. I magistrati supremi della città erano i “duoviri iure dicundo” (che amministravano la giustizia e realizzavano opere pubbliche) insieme ai “duoviri quinquennales” (eletti ogni cinque anni) che oltre ai compiti precedenti provvedevano anche al censimento, assistiti dagli “aediles” (che si occupavano dei mercati e degli spettacoli). Nelle iscrizioni turritane viene ricordato spesso anche il senato cittadino (“ordo”).

Dell’aristocrazia facevano parte anche i sacerdoti che si occupavano del culto imperiale e di quello in onore delle diverse divinità. Numerose sono le statue virili togate di magistrati e sacerdoti della colonia, alcune delle quali qui esposte, oggi purtroppo senza testa.