VITA PRIVATA
Le attività domestiche
La società romana era fondata sulla figura dell’uomo, nello specifico era incentrata sull’autorità del “pater familias” (capo famiglia), che poteva svolgere attività pubbliche o rivestire cariche politiche. L’ambiente casalingo era quindi vissuto soprattutto dalle donne che si occupavano delle attività domestiche e della formazione dei figli. Tra le attività femminili principali ricordiamo la tessitura, almeno per le donne appartenenti alle classi sociali medie e basse, che avveniva mediante l’uso del telaio verticale (anche se certamente i Romani conoscevano anche il telaio orizzontale). Dall’iconografia sappiamo però che le donne delle classi sociali più ricche si dedicavano anche ad imparare a leggere e a scrivere, almeno fino all’età ritenuta giusta per sposarsi.
Tra i bambini non c’era molta differenza : i giochi erano simili. Giocavano a palla, col cerchio, e con gli astragali (piccole ossa animali decorate con cui si facevano vari giochi). C’erano poi le bambole, fatte di stoffa imbottita, ma anche in altri materiali come il legno, l’osso e l’avorio, realizzate con le braccia e le gambe snodabili.