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Museo Archeologico Nazionale Antiquarium Turritano e Area Archeologica - Porto Torres

Storia del Museo Archeologico Nazionale “Antiquarium Turritano” e dell’area archeologica

  • Terme Maetzke, vista da est, 1960
    Terme Maetzke, vista da est, 1960
  • Ara di marmo dedicata a Bubastis dal sacerdote C. Cuspius, 1967
    Ara di marmo dedicata a Bubastis dal sacerdote C. Cuspius, 1967
  • L'area archeologica del Museo Archeologico Nazionale “Antiquarium Turritano”
    L'area archeologica del Museo Archeologico Nazionale “Antiquarium Turritano”
  • Terme Maetzke, vista da est, 1960
    Terme Maetzke, vista da est, 1960
  • Ara di marmo dedicata a Bubastis dal sacerdote C. Cuspius, 1967
    Ara di marmo dedicata a Bubastis dal sacerdote C. Cuspius, 1967
  • L'area archeologica del Museo Archeologico Nazionale “Antiquarium Turritano”
    L'area archeologica del Museo Archeologico Nazionale “Antiquarium Turritano”

Il Museo Archeologico Nazionale “Antiquarium Turritano” venne edificato negli anni ’70 e inaugurato nel 1984. Ospita materiali archeologici provenienti dagli scavi della città romana di “ Turris Libisonis” e del suo territorio.

Il primo nucleo del museo era costituito dalla collezione archeologica comunale, messa insieme dal signor Emilio Paglietti tra ‘800 e ‘900: questa comprende reperti databili dall’età del bronzo al V secolo d.C., provenienti soprattutto dal territorio di Porto Torres ma non solo.

Col tempo si sono aggiunti reperti provenienti da scavi moderni realizzati nel territorio di Porto Torres che non avevano trovato collocazione nel museo archeologico ed etnografico “G.A. Sanna” di Sassari, oltre a materiale relativo a mostre tematiche che sono poi diventate in parte permanenti.

Il percorso espositivo è stato rinnovato nel 2021 partendo da un nuovo racconto museale la cui protagonista è ovviamente la colonia, ma è stata introdotta una sezione nuova, dedicata al territorio e alla sua storia anche in età preromana.

Dal 2013 il percorso comprende anche la visita della vicina area archeologica, che si estende fino alla riva destra del Rio Mannu e include una serie di impianti termali (le Terme Centrali, le terme Pallottino e le Terme Maetzke) e abitazioni ricche di intonaci e di mosaici policromi e figurati (la Domus di Orfeo e al Domus dei Mosaici).

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