La ceramica

I reperti ceramici costituiscono un fondamentale ed imprescindibile elemento per la ricostruzione storica delle vicende politiche, economiche e sociali delle città antiche.

Essendo tra i manufatti meglio conservati e più diffusi, la ceramica, che viaggiava di solito come merce di accompagnamento di altri prodotti, prima di tutto quelli alimentari, permette di comprendere le dinamiche della produzione e dei commerci e di conseguenza i rapporti tra le diverse regioni dell’Impero.

Oltre alla ceramica fine da mensa, soprattutto di importazione (vedi sezione dedicata ai traffici commerciali), bisogna ricordare anche le produzioni di ceramica d’uso comune, per la mensa e la dispensa, così come la ceramica da cucina, ovvero il vasellame da fuoco.

Esistevano quindi officine locali che producevano ceramica d’uso comune, ma anche imitazioni di prodotti di lusso o importati, destinati ad acquirenti meno abbienti.

A Porto Torres, alla foce del Rio Mannu è stata individuata una fornace di laterizi, mentre una gran quantità di oggetti (lucerne, statuine, ceramiche con relative matrici) rinvenuta ai limiti meridionali della necropoli/mura occidentale sembra indicare la presenza di botteghe di vasai.