IL TERRITORIO PRIMA DELLA COLONIA
La Preistoria: Fiume Santo
Circa 9.000.000 di anni fa (fine del Miocene superiore), gli Appennini non erano ancora formati e l’Italia non aveva la forma che conosciamo oggi. Era costituita infatti da un insieme di terre emerse circondate da un mare tropicale. Il clima era caldo e umido ed era abitata da coccodrilli, strani ungulati e roditori giganti.
Nel 1994, all’interno della centrale termoelettrica di Fiume Santo, pochi chilometri ad Ovest di Porto Torres, fu individuato un giacimento paleontologico che ha restituito migliaia di ossa di animali che hanno permesso di ricostruire l’ecosistema del nostro territorio nel Miocene.
Tra la fauna di Fiume Santo, oltre a giraffe, antilopi, piccoli anfibi e rettili (fra cui anche un coccodrillo), sono stati individuati resti dell’Oreopithecus bambolii: una scimmia antropomorfa ribattezzata “Proto”.
Proto era alto solo 110 cm, viveva in zone paludose nutrendosi principalmente di foglie e, nonostante preferisse spostarsi sugli alberi, era capace anche di camminare per brevi tratti.
L’Oreopithecus bambolii scomparve circa 6.500.000 di anni fa a causa dell’arrivo di predatori come le tigri dai denti a sciabola che riuscirono a raggiungere l’isola tosco-sarda attraverso un ponte di isole di nuova formazione.