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Museo Archeologico Nazionale Antiquarium Turritano e Area Archeologica - Porto Torres

IL TERRITORIO IN ETÀ ROMANA

L'approvvigionamento idrico

  • L'approvigionamento idrico.
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    L'approvigionamento idrico.

L’approvvigionamento idrico di “Turris Libisonis”, ovvero il rifornimento di acqua per le abitazioni, gli impianti termali, le fontane pubbliche, ecc. era garantito da un complesso sistema di canalizzazione. Ancora oggi sono visibili lunghi tratti di un acquedotto che, con andamento quasi rettilineo, raggiungeva la colonia dopo un percorso di circa 20 miglia romane (30 chilometri circa).

Le sorgenti che assicuravano il rifornimento di acqua sono state individuate in diverse località attorno a Sassari. L’acqua veniva indirizzata verso “Turris” attraverso delle canalizzazioni realizzate sia sopra terra su strutture in muratura piena e su arcate, oppure in cunicoli (“specus”) sotterranei, con un percorso spesso parallelo all’ultimo tratto della strada che collegava “Turris” a “Karales” (vedi pannello dedicato alla viabilità). L’opera aveva una pendenza moderata e costante, visto il territorio piuttosto pianeggiante, e solo in alcuni casi ne è stata modificata l’inclinazione per superare i dislivelli presenti.

In città l’acqua veniva fatta arrivare nel punto più alto (di solito una struttura a camera chiamata “castellum aquae”, non individuata a Porto Torres) e poi distribuita nei quartieri più bassi con un sistema a cascata costituito da una serie di diramazioni.

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