Mostra: "Soni, frusci, gioghi sunori e istrhumenti musicari"
La mostra, curata da Fabrizio Masia dal titolo “Soni, frusci, gioghi sunori e istrhumenti musicari” è un viaggio sonoro nella tradizione. In esposizione giochi e strumenti tradizionali sonori. Aperta fino al 5 Ottobre 2024.
Sono i preziosi strumenti musicali della tradizione sarda, dai “Sonazzos”, ovvero i campanacci usati dai pastori e dalle maschere del carnevale barbaricino, alla “Trunfa”, gli scacciapensieri che impiegano solo le frequenze più acute.
Ci sono anche i Tumbarinos di Gavoi, prima utilizzati nei campi di battaglia poi nelle città come strumento di potere per annunciare il passaggio in corteo delle autorità cittadine. Oggetti antichi, pezzi unici che raccontano le vecchie tradizioni, strumenti in grado di produrre giochi sonori, realizzati in modo artigianale e capaci di esprimere sonorità chiare e squillanti, o più cupe ed ovattate. Un viaggio nel passato che pare non tramontare, oggetti nati dalla fantasia ma anche un ritorno al presente per una musica e un suono completamente originale.