Domus Orfeo - Ambiente 2
Il secondo ambiente, costituito da almeno tre camere, è decorato da altrettanti mosaici policromi, tutti basati su modelli provenienti dall’Africa Proconsularis (corrispondente all’attuale Tunisia). I due mosaici laterali hanno decorazione geometrica, mentre nella porzione centrale vediamo Orfeo intento a suonare la lira circondato da animali. È rappresentato a torso nudo e con il caratteristico berretto frigio a punta, indumento usato nelle raffigurazioni antiche per identificare personaggi di origine orientale. La tecnica di realizzazione è sicuramente accurata, per la vivacità e la lucentezza dei colori, le dimensioni delle tessere e l’attenzione per i dettagli, visibile soprattutto nel torace che appare ombreggiato come in una pittura.
Un mosaico molto simile a questo, ma di migliore realizzazione, è stato rinvenuto a Cagliari ed è attualmente conservato nei musei reali di Torino. Gli studiosi ritengono che il mosaico cagliaritano possa essere stato modello per quello turritano, realizzato, come quello delle Tre Grazie, da artigiani locali.
Orfeo viene ritenuto il più antico poeta e musicista della storia. Nel racconto mitologico ricevette in dono da Apollo una lira, uno strumento musicale a corde, ed educato dalle muse divenne un suonatore insuperabile, capace di ammaliare con la sua musica tutto il mondo animale e vegetale.