Domus Orfeo - Ambiente 1

Al di sotto del portico di accesso alle Terme centrali, scavi archeologici recenti hanno rivelato la presenza di una domus più antica, articolata in diversi ambienti e decorata con intonaci dipinti e mosaici di pregio. Il mosaico più importante raffigura Orfeo che suona la lira, da cui la domus prende il nome.

Al momento non è possibile stabilire la planimetria completa della struttura, che viene datata, sulla base dei mosaici, alla metà del III secolo (ovvero al 250 d.C. circa).

Nel primo ambiente è presente un mosaico policromo raffigurante le Tre Grazie, dee della gioia di vivere, da sempre legate al culto della natura. Le figure sono nude, fatta eccezione per dei gioielli e corone di foglie sulla testa.

Di fronte a questo mosaico è conservata una vasca trilobata, decorata al suo interno da un mosaico raffigurante 18 tipi di pesci e molluschi. La vasca viene interpretata dagli archeologi come una fontana, probabilmente posta in un ambiente all’aperto, centrale rispetto agli altri. È ben riconoscibile, inoltre, il sistema di canalizzazione per lo scarico delle acque.

Dopo soli 50 anni circa dalla sua costruzione, la domus venne distrutta e completamente ricoperta di terra per permettere la realizzazione del nuovo portico di accesso alle terme centrali. Tale situazione potrebbe far pensare alla caduta in disgrazia del dominus, ovvero del proprietario della domus, ma è in età romana non era raro che interi quartieri privati venissero distrutti per permettere la costruzione di opere pubbliche.